Per offrirti un’esperienza più completa e un punto di vista privilegiato sull’attuale panorama letterario nordamericano, Black Coffee ha stretto amicizia con alcune fra le più interessanti riviste del settore. I loro contenuti, selezionati dalla nostra redattrice Federica Principi, responsabile dell’opera di ricerca, offrono spunti di riflessione e approfondimenti sulle tematiche presenti nei libri Black Coffee, e verranno di volta in volta pubblicati su questo sito.
Il celebre bimestrale letterario fondato da Dave Eggers, Vendela Vida e Heidi Julavits nel 2003, pubblicato fino all’inizio del 2017 da McSweeney’s e ora dal Black Mountain Institute della University of Nevada, collabora con Black Coffee per offrire ai lettori italiani un assaggio del meglio della rivista sotto forma di brevi saggi su vari aspetti della cultura americana.
La rivista Hobart viene fondata nel 2001 ad Austin, in Texas, uscendo inizialmente con cadenza biennale. Ora, invece, propone ogni giorno racconti brevi, saggi, interviste e poesia sul suo sito web. Insieme alla piccola casa editrice cui ha dato vita, la Short Flight/Long Drive Books, pubblica principalmente autori esordienti.
Bennington Review è una rivista biennale pubblicata dal Bennington College, nel Vermont. Specializzata in poesia, fiction e non fiction, e dedita quasi esclusivamente alla pubblicazione dei contributi provenienti dagli studenti del college, la rivista ha chiuso i battenti nel 1985. Oggi, dopo trent’anni, è passata sotto la guida di un gruppo di giovani poeti e scrittori, che dal 2016 hanno ricominciato le pubblicazioni dando spazio a voci nuove provenienti da ogni zona degli Stati Uniti.
Brick è una rivista letteraria semestrale canadese che propone saggi, interviste, memoir e racconti, con particolare attenzione alle opere di non-fiction. Seleziona opere di autori e autrici di talento, siano essi conosciuti in tutto il mondo o esordienti dal grande potenziale.
ZYZZYVA, diretta da Laura Cogan, è una rivista americana con sede a San Francisco, specializzata in arte, poesia, fiction e non-fiction. Dal 1985 pubblica contributi inediti di autori e artisti, emergenti e non (su ZYZZYVA sono apparsi i primi scritti di Haruki Murakami negli Stati Uniti, e in passato ha ospitato opere di Amy Hempel, Raymond Carver, William T. Vollmann e Lawrence Ferlinghetti). I racconti e i saggi contenuti al suo interno hanno vinto numerosi premi e sono spesso inclusi nelle antologie annuali delle Best American Short Stories.
Il suo motto è «the last word», riferimento al nome della rivista che è l’ultimo lemma dell’American Heritage Dictionary, nonché il nome scientifico dell’insetto raffigurato nel logo.